17 Giu Il Parlamento Europeo ha approvato il regolamento sugli imballaggi e i rifiuti da imballaggio (Ppwr)
Il Parlamento europeo ha dato il via libera alle nuove misure sugli imballaggi per renderli più sostenibili e ridurre i rifiuti nell’Ue. Il regolamento, approvato in via definitiva con 476 voti favorevoli, 129 contrari e 24 astensioni, intende affrontare il crescente problema dei rifiuti da imballaggi, uniformare le leggi del mercato interno e promuovere l’economia circolare. Le norme, frutto di un accordo con il Consiglio, comprendono obiettivi di riduzione degli imballaggi (del 5% entro il 2030, del 10% entro il 2035 e del 15% entro il 2040) e impongono ai Paesi Ue di ridurre in particolare i rifiuti di imballaggio in plastica.
L’accordo appena votato prevede che tutti gli imballaggi siano riciclabili o riutilizzabili, riducendo al minimo quelli superflui e la presenza di sostanze nocive. Si punta anche sul miglioramento della raccolta differenziata per incentivare il mercato delle materie prime secondarie.
Questa legge ha rappresentato una sfida molto delicata per l’Italia che ne esce alla fine vincitrice: «Il nostro è un Paese leader nel “riciclo” degli imballaggi e noi, grazie ad un gioco di squadra importante, che ha messo al centro dell’azione politica il sistema Paese e le forze propulsive che lo animano, siamo riusciti ad ottenere meccanismi di premialità per i Paesi che raggiungono risultati importanti nel riciclo. E l’Italia è certamente uno di questi e viene quindi esentata dagli obiettivi di riuso previsti all’Art. 26 del Regolamento mentre per le restrizioni di cui all’articolo 22 siamo riusciti a modificare la data della loro entrata in vigore differendola dall’immediato all’1 gennaio 2030», ha spiegato Massimiliano Salini, eurodeputato uscente.
Per questa proposta arriva anche un grande apprezzamento da tutta la filiera italiana della carta, della trasformazione e del riciclo, come testimonia il presidente della Federazione Carta Grafica Michele Bianchi: «Siamo pronti a dare il nostro contributo per la fase attuativa del regolamento Ppwr che sarà fondamentale per contemperare sostenibilità e armonizzazione interna. Con un quadro normativo certo ci saranno le condizioni per una reale transizione dell’Europa verso una economia sempre più circolare, con investimenti industriali mirati allo sviluppo di soluzioni innovative e tecnologie efficaci».