Carta: materiale essenziale e circolare (quasi)

Carta: materiale essenziale e circolare (quasi)

In Italia gli scarti del riciclo della carta sono circa il 7-9% per ogni tonnellata di carta prodotta. Gli impieghi alternativi di questi scarti sono stati fino ad oggi pochi. Come migliorare il ciclo e riciclo della carta?

Il gas rimane un combustibile essenziale per la transizione energetica dell’industria cartaria, in Europa il 70% della capacità di riciclo installata utilizza gas naturale: una percentuale che raggiunge il 100% in Italia. Ma il gas, sebbene sia il più pulito tra i combustibili fossili, ha un elevato impatto climatico è dunque sarebbe fondamentale valorizzare soluzioni alternative. Il settore cartario italiano già nel 2019 ha presentato un proprio “Decalogo” in linea con il Green New Deal europeo per promuovere la cogenerazione ad alta efficienza di energia dagli scarti della carta con l’obiettivo di renderle il settore “carbon neutral” nel più breve tempo possibile. 

Per Assocarta un importante contributo potrebbe arrivare anche dal biometano, un perfetto sostituto del gas naturale che nel nostro Paese ha un potenziale stimato al 2030 di 10 miliardi di metri cubi, circa il doppio di tutto il gas fossile ad oggi estratto in Italia.

Nel ciclo e riciclo della carta esistono, quindi, ancora ampi margini di miglioramento. Al momento per Assocarta sarebbe importante almeno abbassare il differenziale di prezzo del gas rispetto ai competitor europei. La situazione è aggravata dal continuo aumento del peso degli oneri accessori che sono caricati sulle bollette delle cartiere italiane per il supporto alle politiche di “decarbonizzazione”.

Guardando alla promozione dell’economia circolare, Assocarta chiede con forza di sbloccare le autorizzazioni sull’End of waste da cui dipendono investimenti e il miglioramento ambientale del sistema Italia  e dall’altra di fare i conti con una gestione degli scarti del riciclo non ottimizzata, che frena le potenzialità dell’industria cartaria e dell’economia circolare. Non solo meno tasse e più investimenti, insomma, ma la richiesta di un impegno per promuovere la qualità delle raccolte differenziate lungo tutto la filiera, valorizzando la riciclabilità della carta, un biomateriale che coniuga l’impiego di materie rinnovabili con il riciclo dei prodotti a fine vita. Tutto, magari, senza dimenticarsi di adottare a monte sistemi di responsabilità del produttore che incentivino la competitività del sistema Italia attraverso una maggior sostenibilità.

Fonte: https://www.unimondo.org/Notizie/Carta-biomateriale-essenziale-e-quasi-circolare-198005